AZABU10

Per chi cerca qualcosa di nuovo a Milano: una cucina giapponese contemporanea con sapiente utilizzo della tecnica di frollatura del pesce. Lo chef Andrea Arcieri (classe 1997) vuole stupire - e ci riesce - senza inutili acrobazie. I suoi piatti sono un concentrato di tecnica, audacia e passione. Azabu10 piacerà a chi vuole sperimentare nuove consistenze e gusti, a chi desidera imparare qualcosa di nuovo sul pesce frollato.

Nel menu à la carte trovate: thingz, sushi, sashimi e piatti. Se siete audaci come lo chef, consiglio di affidarvi a lui optando per un menu omakase al bancone: IDGF light (12-14 portate) a 60 euro e IDGF Pro (18-20 portate) a 95 euro. Prezzi davvero competitivi considerando la qualità offerta. Gli orari per cena omakase sono fissi, rispettivamente alle 19.15 e alle 21.00. Da aprile 2024 si aggiunge la modalità IDGF Oltrebanco, che prevede di cenare al tavolo conviviale da 10-12 persone, alle ore 20.15.

La prima volta da Azabu10 ero con il Maestro Haruo Ichikawa e abbiamo assaggiato 14 piattini. Ne cito alcuni tra i preferiti: cialda di riso con foie gras di mare; sashimi di rombo con bottarga di rombo (fatta dallo chef) e pelle di rombo fritta; cannolicchi con salsa al friggitello e gocce di gambero e coriandolo; sgombro marinato, gelatina ponzu, aceto affumicato con alga konbu, zenzero grattugiato, foglia di nasturzio; aguglia imperiale frollata e cotta alla brace, zucca in tempura, salsa natto. Tanto umami con alternanza di delicatezza e spregiudicatezza dei sapori. I bocconi di pesce frollato sono una piacevole scoperta anche in termini di consistenza: nigiri di cernia frollata con umeboshi macerata in sake e garum di alici e nigiri di trota frollata, uova di trota fresche e bottarga.

Il piccolo locale “stile Tokyo” è curato in ogni dettaglio e non nasconde alla vista due frigoriferi dedicati alla frollatura del pesce. Stupendi i tavolini che rivelano in trasparenza inserti di corteccia d’albero, ossa di pesce, conchiglie di ricci di mare.

Chiuso domenica